Fortezza di carri

La fortezza di carri Hussita
Le donne dei Teutoni difendono la fortezza di carri (1882) di Heinrich Leutemann

La fortezza di carri è una fortezza mobile fatta di carri disposti a rettangolo, a cerchio o in altre forme, e possibilmente uniti tra loro a formare un accampamento improvvisato. Il termine "fortezza di carri" fu usato la prima volta in un'opera del IV secolo scritta da un ufficiale romano, Ammiano Marcellino, facendo riferimento ai campi fortificati dei Goti.[1]

Tra i famosi esempi storici spiccano quelli degli Hussiti, i quali lo chiamavano vozová hradba ("muro di carri"), la versione tedesca Wagenburg ("castello di carri"), i tabor degli eserciti della Confederazione Polacco-Lituana e dei Cosacchi, il Laager sudafricano e la formazione difensiva dei primi coloni statunitensi, nota come corral.[2]

Nella moderna guerra corazzata, un laager è una formazione di carri armati o di altri mezzi corazzati usati per fornire veloce rifornimento. È piuttosto vulnerabile agli attacchi, soprattutto dall'alto, tanto che viene mantenuto solo per breve tempo, in luoghi relativamente sicuri.

  1. ^ Ammiano Marcellino, The Later Roman Empire, tradotto da Walter Hamilton, Penguin Classics, 1986, ISBN 0-14-044406-8, p. 423
  2. ^ Random House Unabridged Dictionary: "Corral: a circular enclosure formed by wagons during an encampment, as by covered wagons crossing the North American plains in the 19th century, for defense against attack"

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